Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo , nella sua funzione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, è responsabile della gestione del patrimonio librario nazionale delle Biblioteche Pubbliche Statali, per il tramite della Direzione Generale per le Biblioteche gli Istituti Culturali ed il Diritto d'Autore (DGBID) .
Le 46 Biblioteche Pubbliche Statali conservano e raccolgono la produzione editoriale italiana a livello nazionale e locale: tutelano e valorizzano le proprie raccolte storiche, acquisiscono la produzione editoriale straniera in base alle specificità delle proprie raccolte e tenendo conto delle esigenze dell'utenza, documentano il posseduto, forniscono informazioni bibliografiche e assicurano la circolazione dei documenti.
Le due Biblioteche Nazionali Centrali, di Firenze e di Roma, hanno il compito di raccogliere e documentare tutto quanto viene stampato in Italia.
Il patrimonio documentario custodito dalle Biblioteche pubbliche statali ammonta a circa 40 milioni di esemplari tra manoscritti, incunaboli, edizioni a stampa, periodici, edizioni musicali e straordinarie raccolte di mappe geografiche, incisioni e stampe. Un tesoro inestimabile, tra cui spicca la Bibbia Amiatina, manoscritto del VII secolo, conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze; la Bibbia di Borso d'Este, capolavoro rinascimentale custodito dalla Biblioteca Estense di Modena, che conserva anche la prima Carta geografica disegnata dopo la scoperta dell'America, detta del Cantino; i disegni del Codice del volo degli uccelli e il celebre Autoritratto di Leonardo, conservati nella Biblioteca Reale di Torino.
La storia millenaria delle biblioteche coincide con tre grandi nuclei storici: nasce dagli scriptoria monastici, continua con l'opera dei grandi umanisti presso le corti rinascimentali e si consolida durante il secolo dei lumi e il periodo post-unitario.
Le Biblioteche pubbliche statali sono regolamentate dal D.P.R. 5 luglio 1995 n. 417 .